Nella confezione troviamo solo il cavo USB-A/USB-C. Troppo economico anche per una cover in omaggio.

Redmi A5 è uno smartphone molto grande. Parliamo di un’altezza di 171,7 millimetri, che è più della quasi totalità dei prodotti che abbiamo provato negli ultimi anni. Si tratta di uno smartphone comunque non troppo spesso (8,26 millimetri) e con un peso di 193 grammi, comunque non eccessivo, anche se comunque non è neanche troppo ridotto considerando che si tratta di uno smartphone interamente costruito in plastica. Il tasto di accensione integra un lettore di impronte digitali, ma assieme ai tasti del volume appare un po’ molle alla pressione. Di sicuro un compromesso che accetteremmo solo nella fascia sotto ai 100€. Lo smartphone non ha protezione contro polvere o acqua.

La scheda tecnica di questo smartphone ovviamente è quella di un prodotto economico. Abbiamo un processore Unisoc T7250 octa core da 1,8 GHz. Era tanto tempo che non provavamo uno smartphone con questo processore (spoiler: ne stiamo però provando anche un altro). I suoi limiti sono sicuramente nel processo produttivo a 12 nanometri (non molto efficiente) e nella GPU Mali G57 MP1. La RAM è disponibile nei tagli da 3 o 4 GB e la memoria interna va di conseguenza: 256 o 512 GB. Questa memoria non è velocissima ed è un po’ un collo di bottiglia per la prestazioni, essendo eMMC 5.1. Questa memoria è comunque espandibile e colpisce il fatto che il carrellino dove la si installa può contenere in contemporanea anche due nanoSIM. Non c’è il supporto alle eSIM.

La connettività è sufficiente, con Wi-Fi ac e Bluetooth 5.2. Non c’è però il 5G e non c’è neanche l’NFC. Questo Redmi A5 non è quindi adatto per i pagamenti mobili. Il lettore di impronte digitali è posizionato come detto sul tasto di accensione e funziona più che discretamente. È presente il jack audio per le cuffie e per qualche ragione l’azienda ha scelto di spostare in alto lo speaker audio, che è solo sufficiente.

La fotocamera principale è da 32 megapixel ƒ/2.0 ed è accompagnata da una seconda lente di funzionalità e risoluzione sconosciuta. In sostanza è inutile (e forse non è neanche un “vero” componente). Le foto sono sufficienti per uno smartphone di questo tipo, ma diventano rapidamente di scarsa qualità quando cala la luce. Di giorno però sono ancora accettabili in varie condizioni di luce, soprattutto all’esterno. Guardate le foto scattate sotto come esempio. Di notte non c’è una modalità notturna automatica e le foto sono difficilmente utilizzabili. Sufficiente anche la fotocamera selfie da 8 megapixel ƒ/2.0.

I video si registrano in Full HD a 30fps e vanno bene solo “in emergenza”, ma non è certo lo smartphone giusto per raccogliere i ricordi di famiglia.

Lo schermo è da 6,88 pollici. Veramente enorme. Ha un po’ di cornici spesse attorno allo stesso, ma considerando il prezzo non è sicuramente uno dei suoi difetti. Questo schermo ha una risoluzione HD+ (720 x 1640 pixel) ed è in tecnologia IPS. La luminosità di picco è di 450 nit. All’esterno nelle giornate assolate è ancora visibile quanto basta, ma l’adattabilità della luminosità automatica è stata abbastanza deludente in quanto veramente lenta a volte ad aumentare la luminosità allo schermo quando si è all’esterno.

Lo schermo può anche vantare di un refresh rate a 120 Hz, che però è da attivare manualmente e che funziona a questa velocità solo nei menù di sistema, visto che nelle app va a 90 Hz (a favore però dell’autonomia).

In questo smartphone ritroviamo un software che non vedevamo da tanto tempo: Android Go. Per la precisione Android 15 Go. L’azienda dovrebbe garantire 2 anni di aggiornamento ma non abbiamo trovato informazioni definitive a riguardo. Il sistema è una versione alleggerita di Android con qualche app anch’essa semplificata, ma nel complesso l’esperienza non è troppo dissimile. Non c’è un drawer delle app ma solo le app sulla home. Per qualche ragione le app ripristinate dal backup sono presenti nello smartphone ma non sulla home. Il sistema è sufficientemente fluido per un utilizzo generale, a patto di avere un minimo di pazienza quando si aprono le app, ma si tratta giusto di 1 o 2 secondi in più.

Non c’è supporto allo streaming HD dalle app di streaming video protetto da copyright (come Netflix per intendersi) che quindi si vedranno a risoluzione un po’ inferiore.

Dentro a questo smartphone è presente una batteria da ben 5.200 mAh che come è facile immaginare con l’hardware a disposizione garantisce prestazioni eccezionali permettendovi di avere un’autonomia su più giorni con una singola carica. La ricarica è a solo 15W, ma è comprensibile per questa tipologia di prodotto. La ricarica avviene in poco più di 2 ore.

Redmi A5 viene lanciato a 89€ un prezzo quindi molto economico. L’hardware possiamo considerarlo di fascia lievemente superiore al prezzo, ma non vi aspettate chissà che cosa. C’è anche una versione 4/128, decisamente più interessante in termini di prestazioni ma che costa 109€. Sono “solo” 20€ in più, ma in questa fascia di prezzo non sono pochi. Soprattutto considerando che la versione 3/64 da noi testata è in vendita su Amazon a 72€.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Xiaomi, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

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