Google ha rilasciato Android 16 QPR1 Beta per i Pixel, consentendoci finalmente di toccare con mano le novità estetiche del Material 3 Expressive annunciato la scorsa settimana.
Chi volesse provare con mano, può aderire al programma beta, disponibile per Pixel 6, Pixel 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 7a, Pixel Tablet, Pixel Fold, Pixel 8, Pixel 8 Pro, Pixel 8a, Pixel 9, Pixel 9 Pro, Pixel 9 Pro XL, Pixel 9 Pro Fold e Pixel 9a. Nel caso poi voleste ripassare alla stabile, seguite la nostra guida dedicata.
Senza quindi ulteriore indugio, andiamo a vedere cosa c’è di nuovo, proprio dal punto di vista visivo, e cosa ci aspetta quindi nella versione stabile di Android 16, prevista per il prossimo mese. Considerando appunto il rilascio a breve, questa veste grafica dovrebbe essere quasi definitiva, al netto sempre di possibili correzioni / aggiunte dell’ultimo minuto.
Subito all’avvio di Android veniamo accolti da una buona notizia: la schermata home ha un nuovo layout e c’è più spazio per app e widget.
Questo è dovuto a due fattori:
Il fatto che c’è effettivamente un layout piccolo nelle impostazioni, che consente di inserire più contenuti.
Il rimpicciolimento del widget Riepilogo, che ancora non può essere rimosso, ma che adesso è visibilmente più piccolo e occupa meno spazio.
Cambiare sfondo, icone e anche orologio e scorciatoie nel blocco schermo non è mai stato così facile e bello.
La nuova veste grafica è più chiara e ordinata e mette a disposizione dell’utente un maggior numero di opzioni, con stili, colori e dimensioni tutti personalizzabili.
Le impostazioni di Android diventano un po’ più vivaci, ma non è solo un fatto di colore. In questo modo le varie sezioni sono maggiormente distinguibili e anche i loro contenuti sono stati ridisegnati a favore della leggibilità e dell’ordine.
I nuovi indicatori di attivazione rendono più immediato capire se una certa funzione è abilitata o meno, e tanti altri elementi offrono adesso un colpo d’occhio migliore. Anche le eventuali animazioni, laddove presenti, sono state ripensate.
Andando nella pagina delle app recenti, è ora presente un menu a tendina con le varie opzioni relative a ciascuna app, seppure con una certa ridondanza per le opzioni Screenshot e Seleziona, che continuano a rimanere presenti anche in basso.
In linea con il Material 3, anche la pagina di informazioni su ciascuna app è un po’ cambiata, con gli indicatori in alto più stondati e le varie sezioni separate, per una maggiore leggibilità.
Un altro punto in cui il Material 3 “si esprime” è il pannello del volume, che adesso ha delle chiare stanghette a indicare il livello di ciascuna fonte sonora. Non c’è niente di nuovo invece dal punto di vista delle funzionalità.
Piccola novità anche per il “cassetto delle app”, che adesso non riempie più tutta la pagina, ma è una sorta di foglio che si ferma poco prima della cima. Lo spazio occupato è più o meno lo stesso, quindi dal punto di vista di usabilità non dovrebbe cambiare molto, è solo un vezzo estetico.
Uno dei cambiamenti più vistosi, anche solo per la frequenza di utilizzo, è quello del pannello notifiche / quick setting.
Lo slider per la luminosità è in linea con quelli del volume e i vari toggle sono più stretti, con una forma maggiormente stondata quando inattivi, per distinguerli ancora meglio l’uno dall’altro.
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