Thomson 150 Go Cast è chiaramente un Chromecast, quantomeno nell’aspetto. Una saponetta con una piccola prolunga HDMI da collegare direttamente al televisore. L’alimentazione deve essere da 5 V / 1 A, quindi spesso vanno bene le porte USB-A presenti sulle moderne TV. In ogni caso in confezione c’è un alimentatore apposito, in caso di bisogno.
Al netto delle somiglianze estetiche con il dongle di Google ormai fuori produzione, dal punto di vista tecnico il dispositivo risulta identico a un altro modello di Thomson che abbiamo già recensito, ovvero lo Streaming Stick 140G. Possiamo quindi chiudere qui la recensione? No, perché in questo caso l’abito fa il monaco, come vedremo a breve.
CPU: Amlogic S905Y4 quad-core ARM Cortex-A35 a 2,0 GHz
GPU: ARM Mali-G31 MP2 a 850 MHz
RAM: 2 GB
Memoria interna: 8 GB
Risoluzione video supportata: fino a 4K UHD (3.840 × 2.160 pixel) a 60 fps con supporto HDR10
Codec audio: Dolby Atmos con Dolby Digital+, DTS
Codec video: AV1, VP9, H.264, H.265 (HEVC)
Connettività: Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0, supporto Google Cast
OS: Android TV 12 con patch di aprile 2025 nel momento in cui stiamo scrivendo, con interfaccia Google TV
Rispetto allo Streaming Stick 140G la sola differenza che salta all’occhio sono le patch di sicurezza più aggiornate, ma a parte quello l’hardware è lo stesso.
Da notare anche che il Dolby Atmos non è quello “standard” ma con Dolby Digital Plus, cioè il segnale Dolby Atmos è “racchiuso” all’interno di un flusso Dolby Digital Plus: in pratica è una versione compressa, quindi la qualità audio e l’effetto 3D sono leggermente inferiori. I dispositivi non compatibili Dolby Atmos riprodurranno semplicemente il Dolby Digital Plus.
8 GB di archiviazione continuano a essere proprio il minimo sindacale, ma del resto anche Chromecast con Google TV non faceva meglio.
Dove invece il dongle di Google superava quello di Thomson è nella decodifica video, dato che aveva il supporto Dolby Vision, mentre qui ci dobbiamo accontentare dell’HDR10, ovvero niente metadati dinamici. Ovviamente tutte queste considerazioni non valgono nulla se il televisore a cui il 150 Go Cast è collegato non supporta queste tecnologie. E chi abbia una TV capace di riprodurre il Dolby Vision adeguatamente, forse non ha nemmeno bisogno d un dongle come questo.
Segnaliamo invece con piacere che una delle debolezze dello Streaming Stick 140G non è qui presente, ovvero la Wi-Fi funziona a dovere.
Non sarà il modulo più veloce che ci sia (facendo uno speedtest sulla stessa rete con un Pixel 9 Pro XL la velocità di download è mediamente superiore di almeno 10Mbps), ma è stabile e non ci ha mai dato un problema, laddove con lo Streaming Stick 140G, nelle stesse identiche condizioni, le accidentali disconnessioni guastavano l’esperienza.
Google TV è sempre Google TV, nel bene e nel male. L’interfaccia di per sé è tra le migliori che ci siano (parere personale) e le app presenti sono sufficienti per l’intrattenimento multimediale.
Netflix, Disney+, Prime Video, Apple TV+, Now e tutti i principali servizi di streaming video (e in buona parte anche audio) sono sempre presenti e funzionano a dovere.
Rispetto all’altro dongle di Thomson che abbiamo già citato l’interfaccia ci sembra anche un po’ più fluida, sebbene qualche scatto in ingresso / uscita dalle varie app o scorrendo velocemente la home sia sempre possibile.
Il telecomando è quello standard di Google TV (2 batterie AAA incluse), stavolta in una piacevole colorazione bianca. Rispetto ad altri modelli qui abbiamo anche un tasto dedicato a Live TV, peccato che questo servizio, che mette a disposizione oltre 170 canali gratis, sia esclusivo degli USA.
La buona notizia è che c’è anche un pulsante che possiamo personalizzare con qualsiasi app vogliamo, in modo da avviarla rapidamente al tocco. I 4 tasti per YouTube, Netflix, Prime Video e Disney+ non sono invece modificabili.
Potremmo poi lamentarci di come Assistant su Google TV rasenti la quasi inutilità, ma per fortuna sarà sostituito da Gemini, o del fatto che i consigli relativi ai contenuti da guardare ancora non tengano conto di Netflix, ma in questo caso la colpa dovrebbe essere del servizio di streaming e non di Google TV.
Insomma, per chi già la conosca, l’esperienza d’uso è quella: potrebbe essere un po’ più veloce di così, ma almeno è affidabile e le app per l’intrattenimento funzionano tutte bene.
State però lontani dai videogiochi, sia quelli in locale (per mancanza di spazio e performance) che quelli in cloud. L’unico box TV per giocare davvero è la Shield di NVIDIA, attraverso GeForce NOW: non che sugli altri il servizio di streaming videoludico non funzioni, ma sulla Shield funziona meglio in tutti i sensi, sia come risoluzione / framerate, che come velocità.
Il prezzo di listino di Thomson 150 Go Cast è di 69 euro. Ironia della sorte, è la stessa cifra del Chromecast con Google TV.
La buona notizia però è che su Amazon è stabile a 49 euro fin dal suo debutto, facendo di lui una delle soluzioni con Google TV più economiche sul mercato e anche la migliore in questa fascia di prezzo.
Ci sono alcune carenze, anche rispetto al Chromecast, che abbiamo già evidenziato, ma se potete passarci sopra con la minima spesa avrete la proverbiale massima resa a oggi disponibile.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Thomson, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.
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