La confezione del GEEKOM Mini IT12 2025 include, oltre al PC, il classico alimentatore compatto da 120W, cavo con presa Schuko, supporto VESA con viti, cavo HDMI 2.0 e manualistica. Lo stesso contenuto a cui GEEKOM ci ha abituato da tempo insomma.

CPU: Intel Core i7-1280P (12 core, 16 thread, fino a 4.8 GHz)
GPU: Intel Iris Xe Graphics (integrata)
RAM: 32 GB DDR4 a 3200 MHz (dual channel, 2×16 GB, espandibile a 64 GB)
Storage: 1 TB SSD PCIe 4.0 (M.2 2280), slot SATA 2,5″ libero per espansione
Porte:

Frontali: 2x USB-A 3.2 Gen2, jack audio 3.5 mm
Laterale: Lettore SD card, Kensington Lock
Posteriori: 2x HDMI 2.0, 2x USB-C 4 (Thunderbolt-like, DP+PD), 1x USB-A 3.2 Gen2, 1x USB-A 2.0, RJ45 2.5G LAN, DC-in

Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2
Sistema operativo: Windows 11 Pro
Dimensioni: 117 x 112 x 49,2 mm
Peso: 652 g

Il GEEKOM IT12 2025 è disponibile in tre varianti principali: le due al top sono equipaggiate con ben 32 GB di RAM DDR4 a 3200 MHz in dual channel e 1 TB di SSD PCIe 4.0, con slot aggiuntivi M.2 e SATA da 2,5″ per chi ha bisogno di ulteriore spazio.

Per chi volesse spendere meno c’è anche una variante con i5-12450H, 16 GB di RAM e 512 GB di SSD.

È un mini PC che punta tutto su compattezza e praticità, senza rinunciare a una dotazione tecnica completa. Le dimensioni sono identiche a quelle dell’IT13: 117 x 112 x 49,2 mm, per un peso di 652 grammi. Entra facilmente in uno zaino, su una mensola o dietro un monitor grazie al supporto VESA incluso. Anche in configurazioni portatili da viaggio, con un monitor esterno pieghevole, si comporta benissimo.

Sotto la scocca troviamo un Intel Core i7-1280P con 12 core e 16 thread, capace di spingersi fino a 4.8 GHz in boost. Non è l’ultima CPU sul mercato, ma resta una soluzione molto efficiente e versatile, perfetta per l’uso quotidiano e anche per compiti leggermente più intensi. La RAM da 3200 MHz non è rapidissima, ma è sufficiente per il tipo di carichi per cui è pensata questa macchina. Lo storage è affidato a un SSD M.2 NVMe veloce e silenzioso, con prestazioni solide in lettura/scrittura sequenziale. Anzi, sotto questo aspetto va meglio del previsto, ma ci torniamo nella sezione dedicata ai benchmark.

Le porte sono distribuite con criterio. Sul fronte troviamo 2 USB-A 3.2 Gen 2 e un jack audio da 3,5 mm. Il retro ospita ben 2 HDMI 2.0, 2 USB-C 4 (con DisplayPort e Power Delivery), una USB-A 3.2, una USB-A 2.0 e una porta LAN 2.5G per connessioni cablate. Lato sinistro? Non manca il lettore di schede SD, comodo per chi lavora con foto o video. La configurazione consente di gestire fino a 4 monitor contemporaneamente.

L’interno del GEEKOM IT12 è ben progettato: basta svitare le quattro viti sotto la scocca (nessun piedino da rimuovere) per accedere direttamente a RAM, SSD e slot SATA. L’apertura è facile e rapida, il layout è ordinato e aggiornare i componenti è un gioco da ragazzi.

L’alimentatore da 120W, già visto su altri modelli della casa, fornisce tutta la potenza necessaria, anche durante sessioni di multitasking e carichi pesanti. È compatto, silenzioso e affidabile.

Anche l’IT12, come gli altri modelli GEEKOM, viene sottoposto a rigorosi test di qualità e stress, 339 in tutto stando al sito ufficiale: ore di funzionamento in ambienti ad alta temperatura, cicli di vibrazione e di inserimento porte, test di compatibilità EMI e molto altro. Non sono solo numeri: è garanzia che anche un mini PC così compatto sia fatto per durare. Ve ne elenchiamo alcuni:

120 ore di test a temperature estreme da -20°C a 55°C
15.000 cicli di inserimento/rimozione USB
90 minuti di test alle vibrazioni
330 ore di test sulla stabilità del sistema

Anche questo IT12, come tutti gli ultimi GEEKOM testati, è privo di qualsivoglia personalizzazione software.

A bordo trovate Windows 11 Pro con tutto il software (disinstallabile) che ne consegue, e il Centro Comandi Grafica Intel, vista la presenza a bordo dell’i7 di dodicesima generazione. Occhio: se volete usarlo per giocare vi merita aggiornare i driver della Iris Xe integrata.

Il BIOS, come abbiamo visto in tutti gli ultimi casi, include  la voce Power Mode, che permette di attivare la Performance Mode. È una modalità che spinge al massimo performance e ventole. Unito alla modalità Prestazioni Ottimali di Windows vi permette di far erogare al SoC tutta la potenza di cui dispone.

Per il resto, il BIOS è fin troppo elementare, e se siete utenti navigati e con un minimo di esperienza potreste trovarlo fin troppo semplicistico.

Il cuore pulsante del GEEKOM IT12 2025 che abbiamo testato è l’i7-1280P (12 core, 16 thread, fino a 4.8 GHz) con GPU integrata Intel Iris Xe. Parliamo di un processore che ha fatto il suo debutto nei primi 3 mesi del 2022. E che ci fa su un mini PC del 2025?

Vediamo la tabella dei benchmark prima di rispondere a questa (giusta) domanda:

Come potete vedere dalla tabella, il processore in questione se la gioca ad armi quasi pari con uno uscito un anno dopo (l’i9 che si trova a bordo dell’IT13). Davvero niente male quindi!

Entrambi sono “sotto” all’AMD Ryzen 7 6800H che troviamo sull’ottimo GEEKOM A6, ma come vedremo (nuovamente) a breve, c’è chi sceglie Intel anche per questioni di compatibilità.

Il risultato su GeekBench ci conferma però che le performance multi core sono migliori (e non di poco) sull’i9 del 2023. Anche qui: occhio a cosa ci dovete fare con il mini PC! Valutate anche fattori come questi, oltre al prezzo di vendita ovviamente.

Graditissima sorpresa l’SSD integrato: si tratta di un CRUCIAL CT1000P3PSSD8 da 1 TB che raggiunge velocità in lettura e scrittura tali da superare gli altri due concorrenti. Finalmente GEEKOM ha ascoltato le nostre lamentele? I banchi RAM invece sono nuovamente a marchio WODPOSIT, un brand cinese che ultimamente troviamo sempre più di frequente proprio a bordo dei mini PC di casa GEEKOM.

Il GEEKOM A6, con il suo Ryzen 7 6800H, è un piccolo campione del rapporto qualità/prezzo. Costa circa 250 euro in meno rispetto all’IT13 2025, e per moltissimi utenti è più che sufficiente. Navigazione, streaming, cloud gaming, lavoro d’ufficio e anche un po’ di editing: tutto fila liscio. Allora perché spendere di più per l’IT13?

Il GEEKOM A6, con la sua GPU integrata RDNA2 e la CPU Ryzen 7 6800H, offre prestazioni grezze superiori, soprattutto in ambito grafico e nel gaming leggero. Tuttavia, l’IT12 2025 non gioca sullo stesso piano: il suo punto di forza è l’equilibrio tra efficienza, compatibilità e versatilità d’uso.

Il processore Intel Core i7-1280P è una soluzione ibrida molto interessante, con 4 Performance core e 8 Efficient core. Questa architettura consente una gestione intelligente dei carichi, con consumi contenuti e ottime prestazioni in multitasking e produttività. E c’è un altro aspetto da non sottovalutare: la compatibilità software.

Molti ambienti professionali — dal settore CAD al video editing, dalla virtualizzazione a certi IDE di sviluppo — sono ottimizzati storicamente per le piattaforme Intel. Driver, firmware, estensioni VT-x/VT-d e l’ecosistema di compatibilità (anche con OS alternativi come macOS Hackintosh, ChromeOS Flex, FreeBSD o Haiku) rendono le soluzioni Intel più sicure e prevedibili in ambienti misti o avanzati.

Anche sul fronte della connettività, sebbene l’A6 disponga di USB-C 4 con supporto DisplayPort, l’ambiente Intel offre una compatibilità generalmente più ampia e senza sorprese con dock Thunderbolt 4, GPU esterne e accessori professionali, grazie alla maggiore maturità e standardizzazione dei controller.

Insomma, se il vostro obiettivo è il massimo delle prestazioni integrate per il prezzo, l’A6 ha il suo perché. Ma se si cerca stabilità, compatibilità avanzata, flessibilità negli scenari d’uso professionali e un sistema più silenzioso e raffinato, l’IT12 è la scelta più razionale.

Come dicevamo nella recensione dell’IT13 poi, considerate anche che l’ecosistema dei driver e dei firmware di casa Intel sono più stabili con Linux e OS alternativi; idem se volete provare Hackintosh, installare ChromeOS o simili: è decisamente meglio virare su computer con SoC Intel.

I risultati ottenuti su 3DMark sono in linea con quelli dell’IT13, che d’altronde aveva la stessa GPU integrata.

Di conseguenza, anche qui non aspettatevi miracoli. Come già accennato, è necessario aggiornare i driver Intel per poter giocare magari a titoli più attuali, ma mancando il supporto nativo al Ray Tracing potreste essere tagliati fuori da alcun giochi.

Per dire, siamo riusciti, dopo aver aggiornato i driver, a giocare a F1 2025, ma non è stato possibile avviare DOOM: The Dark Ages proprio per via del mancato supporto al Ray Tracing.

F1 2025 (uscito da pochissimo) in full HD a dettagli “Bassissimo” viene riprodotto a 33 frame al secondo di media, un risultato più che degno per un processore di 3 anni fa. Anche su DOOM Eternal si ottengono risultati simili (30 fps).

Ovviamente se puntate a giochi più leggeri, come Counter-Strike 2, Persona 3 Reload e simili, otterrete performance migliori.

Meglio ancora se puntate al retrogaming, ma attenti a quale console volete emulare (e con quale emulatore).

Il sistema di raffreddamento vanta la classica ventola centrale coadiuvata da doppio condotto in rame che si diramano verso destra e sinistra.

La struttura è simile a quella dell’IT13, per cui se volete collegarlo dietro un monitor (o in spazi molto ristretti) considerate che dalle feritoie laterali raccoglie l’aria per poi espellerla da quelle posteriori.

Il fatto che abbia gli efficient core e che abbia un TDP decisamente più contenuto del solito (28W), va a beneficio sia delle temperature che dei consumi. Per quanto riguarda le temperature, dopo il classico super stress test prolungato con Furmark e Prime95 il processore si è stabilizzato a 82°C e non si è mosso più di lì. Sì, come vedrete dallo screenshot si è raggiunto un picco momentaneo di 96°C, ma il valore medio parla da solo.

Per quanto riguarda le temperature superficiali, siamo fra i 30 e i 35°C sulla parte frontale e posteriore e 35/40°C sugli sfiati posteriori, valori misurati sempre con il mini PC a pieno regime durante stress test.

La potenza totale raggiunta dalla CPU durante gli stress test ammonta a 35W, un po’ di più del TDP del processore (anche per via delle impostazioni da BIOS scelte). Sono comunque consumi molto bassi vista la potenza del processore in questione.

E per quanto riguarda il rumore? Anche a pieno regime l’IT12 è particolarmente silenzioso. Lo abbiamo testato in un ambiente di ufficio, e gli altri colleghi nella stessa stanza non sentivano la ventola anche quando il mini PC la spingeva al massimo.

Certo, se siete in casa da soli e abitate in una zona poco trafficata potreste sentirla, ma se tenete impostazioni di BIOS e di Windows a media potenza, con carichi di lavoro modesti praticamente non la sentirete. Il che è un grosso valore aggiunto!

GEEKOM IT12 2025 è un ottimo compagno di lavoro. Ha potenza a sufficienza anche per gestire applicativi complessi, tanta memoria RAM dual channel (seppur non velocissima), una buona dose di memoria interna liberamente espandibile e un’ottima dotazione di porte.

A questo dovete unirci anche temperature decenti e una silenziosità che non sempre si riscontra in questo genere di prodotti. Tutte queste cose lo rendono appunto adatto al lavoro di ufficio, e non solo. Lo abbiamo provato a stressare con Photoshop, Lightroom Classic e Premiere Pro della suite Adobe, e se la cava degnamente con tutti e 3.

Certo, se pretendete di montarci un film di 2 ore in 4K ad altissimo bitrate con 10.000 effetti rimarrete delusi, ma per montaggio basico, anche da creator (video verticali per i social e simili), l’IT12 saprà sorprendervi. Le tempistiche di esportazione (anche su Lightroom Classic in batch) sono medio/lunghe, ma quello che conta è il risultato finale.

Ovviamente se volete lavorare in locale con l’intelligenza artificiale è meglio puntare ad altro. Tralasciando il fatto che le NPU dei processori moderni comunque non sono sufficienti a gestire carichi di lavoro complessi (serve una GPU dedicata), qui la NPU proprio non c’è. Niente Stable Diffusion o GPTQ in locale, per dire.

Ci sono poi tutti gli altri contesti d’uso: retro gaming o gaming moderno molto leggero, home server, gestione della domotica, centro multimediale da collegare dietro al televisore, e simili. Il prezzo più vantaggioso rispetto all’IT13 lo rende decisamente più abbordabile anche per usi “non convenzionali”.

Il prezzo di listino del Mini IT12 2025 protagonista di questa recensione, ovvero la variante con processore Intel I7-1280P, ammonta a 549€, poco più quindi del GEEKOM A6 (499€). Anzi, se in fase di acquisto su Amazon usate il nostro coupon SMTWIT12 il prezzo scende a 516€! Equivale al 6% di sconto sul prezzo di listino.

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A questo prezzo si ragiona! È decisamente più abbordabile di quello previsto per l’IT13, e viste le performance molto simili, probabilmente conviene virare su questo.

C’è anche una variante con stesso processore, 16 GB di RAM e 512 GB di SSD a 489€, ma probabilmente conviene optare per spendere un po’ di più e avere a disposizione più memoria (di entrambi i tipi). Anche su questo potete usare il coupon SMTWIT12 e scendere a 459€ circa.

Altrimenti comprandolo sul sito ufficiale ci sono 3 anni di garanzia, il che non è affatto male. Anche qui potete un nostro codice coupon, SMTWIT12, per ricevere sempre il 6% di sconto.

Il sample per questa recensione è stato fornito da GEEKOM, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

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