Il primo pieghevole a tre pannelli di Samsung sta per diventare realtà. È anche difficile descriverlo a parole, dato che si tratta di un dispositivo piuttosto inedito, diverso da tutto ciò che abbiamo visto finora.
Vediamo quindi di capire come dovrebbe essere fatto Galaxy G Fold, un dispositivo rivoluzionario con due cerniere e tre pannelli, che vorrebbe riscrivere il concetto di smartphone pieghevole.
Le informazioni a cui ci stiamo riferendo arrivano direttamente dalla One UI 8, dove alcune animazioni interne, scovate da Android Authority, hanno rivelato in anteprima come sarà il funzionamento del G Fold. E non manca molto alla sua possibile presentazione: secondo i rumor, potrebbe essere svelato già al prossimo evento Samsung Unpacked del 10 luglio.
L’elemento distintivo del Galaxy G Fold è la sua doppia cerniera con apertura a G, una struttura a libro che consente di ripiegare il dispositivo in tre parti.
Diversamente però da altri prototipi/modelli circolati negli anni (come quello di Huawei con piegatura a “S”), qui entrambe le cerniere si piegano verso l’interno.
Il risultato è uno smartphone che, da chiuso, assomiglia a un normale pieghevole, ma che una volta aperto rivela due display interni affiancati e un terzo pannello posteriore privo di schermo. Dalle animazioni trapelate emerge una configurazione piuttosto chiara:
Il pannello sinistro ospita la tripla fotocamera posteriore, in un’isola simile a quella della serie Z Fold.
Il pannello centrale integra il display di copertura con la fotocamera frontale.
Il pannello destro è una superficie semplice, senza bordi né componenti visibili, pensata per completare la chiusura.
Samsung avrebbe anche implementato avvisi animati per suggerire la corretta sequenza di chiusura, probabilmente per evitare pressioni dannose sul pannello fotocamera. Interessante notare anche che le due cerniere hanno dimensioni diverse, scelta tecnica che consente di “sandwichare” il pannello centrale in modo più sicuro e uniforme.
Galaxy G Fold ovviamente vuole essere un top di gamma a tutto tondo, non solo nelle forme. Ma come fu anche su primi pieghevoli a portafoglio, ci sono delle belle sfide ingegneristiche da superare.
Secondo quanto riportato dal sito coreano The Bell, il dispositivo integrerà alcune delle componenti più avanzate oggi disponibili, ma non mancano scelte curiose e qualche potenziale limite, almeno sulla carta.
Display interno OLED da 10 pollici, con apertura completa sui tre pannelli piegati
Processore Snapdragon 8 Elite
Fotocamera principale da 200 megapixel, la stessa attesa su Galaxy Z Fold 7
Fotocamera ultragrandangolare da 12 megapixel
Teleobiettivo 3x da 10 megapixel
Fotocamera frontale da 10 megapixel (sul display di copertura)
Batteria di capacità inferiore ai 5.600 mAh del rivale Huawei Mate XT (ma non c’è un valore preciso)
Una scheda tecnica potente, ma non del tutto al passo
Nonostante il posizionamento premium, c’è un dettaglio che potrebbe far storcere il naso: il Galaxy G Fold dovrebbe arrivare sul mercato solo nel quarto trimestre del 2025, quando probabilmente sarà già disponibile il successore dello Snapdragon 8 Elite. Questo significa che Samsung rischia di lanciare un prodotto di punta con una piattaforma non altrettanto aggiornata al momento dell’uscita.
Anche la batteria potrebbe rappresentare un compromesso: per mantenere lo spessore contenuto e la complessità meccanica sotto controllo, Samsung potrebbe aver optato per una capacità inferiore rispetto alla concorrenza, penalizzando così l’autonomia del maxi display interno (il cui consumo è tutto da verificare).
Come già accennato, Galaxy G Fold non verrà lanciato nell’immediato, ma la produzione dovrebbe partire a settembre 2025, con un’uscita prevista nell’ultimo trimestre dell’anno.
La strategia sembra essere quella di un lancio limitato, pensato per testare la risposta del mercato prima di una diffusione più ampia. Le prime unità, infatti, dovrebbero essere disponibili solo in Corea del Sud e in Cina, esattamente come avvenuto per alcune edizioni speciali del Galaxy Z Fold.
Sul fronte economico, le aspettative sono elevate: il prezzo potrebbe superare i 4 milioni di won, ovvero circa 2.500 euro al cambio attuale. È una cifra da prendere con cautela, perché non confermata ufficialmente da Samsung e riferita a un mercato molto diverso dal nostro, ma coerente con la complessità costruttiva e i componenti di fascia altissima previsti per questo dispositivo.
È insomma un nuovo inizio per il mercato dei pieghevoli, e come tale sarà caro ed elitario, proprio come fu con i primi modelli con una sola piega. E poi, se pensiamo che uno Z Fold 6 al momento costa ancora 1.800 euro, è inutile illudersi.
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