Google ha appena aperto le porte a una nuova fase nello sviluppo di Android, inaugurando Canary, un canale inedito dedicato alle versioni più sperimentali del sistema operativo. Il nome non è casuale: come i canarini nelle miniere, queste build servono ad avvisare in anticipo di eventuali problemi, anche gravi. È una nomenclatura molto comune nello sviluppo software, tanto che anche Chrome, per esempio, la adotta.
A beneficiarne non saranno quindi tanto gli utenti comuni, ma chi sviluppa e testa app, interessato ad avere accesso immediato alle novità più grezze e instabili del futuro Android. Un cambiamento importante, che segna una nuova tappa nella strategia di aggiornamenti del robottino verde (come se già non ci fossero abbastanza rimescolamenti).
Con l’introduzione del nuovo canale Canary, Google espande ufficialmente la struttura dei suoi rilasci Android, affiancando questa nuova modalità alle classiche versioni Developer Preview, Beta e stabili.
Canary è pensato per essere il primissimo punto di accesso al codice del nuovo Android, in uno stato ancora più embrionale rispetto alle anteprime per sviluppatori.
Il modello prende ispirazione diretta da quello già utilizzato con Chrome, dove Canary è sinonimo di build giornaliere, instabili e potenzialmente soggette a bug seri. Allo stesso modo, su Android, le versioni Canary verranno aggiornate ogni giorno, senza alcun tipo di garanzia sulla stabilità o sull’usabilità del sistema.
Non si tratta di un canale destinato al pubblico generalista: l’installazione richiede l’uso di Android Flash Tool e non è previsto alcun tipo di supporto OTA (over-the-air), né tantomeno rollback facilitato: è una scelta da fare con piena consapevolezza, pena la perdita di tutti i propri dati sul telefono.
Canary serve a fornire un contesto più ampio e tempestivo per testare le novità di Android, intercettando problemi o regressioni ben prima che arrivino alle versioni beta. Un vantaggio per gli sviluppatori, ma anche un segnale della volontà di Google di rendere più trasparente e collaborativo il processo di sviluppo del sistema operativo.
La prima versione rilasciata tramite il canale Canary è la build ZP11.250606.010.A1, tecnicamente già basata su Android 16. Anche se molte novità sono ancora sotto il cofano, è già possibile individuare alcuni cambiamenti interessanti:
AI Mode rimosso dalla barra di ricerca Google
Icone meteo colorate nel blocco schermo
Torna il widget Persone
Controllo genitori ha una sua sezione nella pagina principale delle impostazioni
Modalità a bassa luminosità per il salvaschermo
Regolazione dell’intensità della luminosità HDR
Scorciatoia per Now Playing nel blocco schermo
Queste sono tutte novità pratiche / estetiche sui Pixel, ma le build Canary sono chiaramente pensate per qualcosa di più che per spostare un paio di menu, quindi non ha nemmeno senso focalizzarsi troppo su questo tipo di novità. Quelle sotto al cofano spettano agli sviluppatori e del resto è a loro che tali build sono indirizzate.
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