Monster Hunter Outlanders è il nuovo videogioco action RPG free-to-play in sviluppo per piattaforme iOS e Android, nato dalla collaborazione tra Capcom e TiMi Studio Group di Tencent Games. Non è il primo tentativo di portare il celebre franchise di caccia ai mostri su mobile, ma è senza dubbio il più ambizioso. L’approccio sembra seguire la scia di grandi produzioni mobile come Destiny Rising, dove un’IP consolidata viene ripensata per il mercato smartphone, con l’obiettivo di preservarne l’anima ma ottimizzandone l’esperienza.
L’intenzione di Capcom e TiMi Studio Group è dunque quella di confezionare un Monster Hunter mobile con tutti i crismi del caso, mantenendo la profondità strategica e il brivido della caccia che hanno reso la serie un fenomeno globale, ma adattandoli ad un sistema di controllo e a sessioni di gioco più immediate, per appunto avvicinare nuova utenza. Dopo aver assistito ad una presentazione a porte chiuse, abbiamo analizzato il progetto per capire di che pasta è fatto. Andiamo quindi a scoprire i 10 punti chiave che caratterizzano Monster Hunter Outlanders, la cui Closed Beta è prevista a breve.
L’avventura si svolge sull’inedita Aesoland, un’isola inesplorata dove i giocatori naufragano a seguito di una tempesta improvvisa. L’ecologia di quest’isola è plasmata dalla Radiantite, un raro minerale che ne rimodella il terreno e influenza l’evoluzione delle sue creature. Si tratta di un elemento narrativo che introduce non solo un nuovo mondo da esplorare, ma anche meccaniche di gioco uniche legate a questo misterioso materiale.
Per la prima volta nella serie, Outlanders introduce un sistema di classi ben definito per i personaggi, chiamati “Avventurieri”. Ogni Avventuriero ricopre uno dei tre ruoli fondamentali, essenziali per la cooperazione:
Assault: specializzati nell’infliggere danni diretti.
Disruptor: focalizzati sul controllo e sull’indebolimento dei mostri.
Support: dediti a curare, potenziare e salvare i compagni di squadra.
A differenza della formula classica di Monster Hunter, dunque, in Outlanders sono le classi a definire il ruolo del giocatore, con abilità e funzioni specifiche. Ogni classe avrà comunque accesso a diverse armi per personalizzare ulteriormente il proprio stile. Sarà possibile realizzare un personaggio da zero oppure selezionare alcuni specifici eroi, con la possibilità di effettuare il cambio a proprio piacimento nel gioco, prima di combattere.
Il team di sviluppo ha lavorato per tradurre l’esperienza di caccia classica su touch screen. Il sistema di controllo è stato progettato per essere intuitivo, permettendo di eseguire azioni complesse e attacchi concatenati con la pressione di un singolo pulsante. A questo si aggiungono un sistema di puntamento automatico e una funzione di Lock-On per mirare a parti specifiche del mostro, sulla falsa riga di quanto fatto per Monster Hunter Wilds.
Oltre ai fedeli gatti Palico, vengono introdotte due nuove specie di compagni, le scimmiette Rutaco e i gufi Trillan. Ogni tipo di Buddy è specializzato nell’assistere una classe specifica di Avventuriero, creando sinergie strategiche: i Palico aiutano gli Assault, i Rutaco i Disruptor e i Trillan i Support. Ogni compagno ha abilità e personalità uniche e può essere allenato.
La Radiantite di Aesoland ha dato origine alle “Radiant Species”, versioni alterate dei mostri che ne modificano l’aspetto e le abilità. Queste creature sono molto più aggressive e potenti, e possono entrare in uno stato di furia durante il combattimento, rappresentando una sfida inedita anche per i cacciatori più esperti. Naturalmente, non mancheranno i mostri più iconici e amati della serie principale.
Outlanders offre la possibilità di giocare sia in solitaria che in compagnia. La modalità Single Player permette di avanzare nella storia principale, esplorando liberamente il mondo di gioco, anche facendosi accompagnare da una squadra di tre Avventurieri controllati dall’AI. La modalità Multiplayer, invece, è il cuore dell’esperienza cooperativa, dove squadre di 4 giocatori possono coordinarsi tramite chat per affrontare insieme le sfide più ardue.
L’esplorazione è incentivata da un sistema di costruzione e crafting. I giocatori possono costruire liberamente strutture nell’ambiente di gioco per attraversare più facilmente il vasto mondo aperto. La meccanica in questione non solo facilita gli spostamenti ma permette anche di interagire con il territorio in modi nuovi, portando alla scoperta di oggetti speciali e indizi per le missioni.
Per premiare il coordinamento, è stata introdotta la “Co-Op Skill”. Durante la caccia, questa abilità si rende disponibile per tutta la squadra contemporaneamente. Per attivarla, tutti i membri devono concentrare i loro attacchi sulla stessa parte del mostro entro un breve lasso di tempo. Il successo di questa manovra coordinata può sbloccare potenti bonus, come un enorme aumento dei danni inflitti.
La mappa di Aesoland è ricca di contenuti e attività che vanno oltre la caccia. Durante l’esplorazione, i giocatori potranno imbattersi in eventi e sfide speciali dinamiche, come appunto ha fatto il suo fratello maggiore su console e PC.
Oltre ai classici hub di ritrovo, il gioco introduce le “Adventurers’ Guild”, delle vere e proprie squadre fisse composte da più giocatori. Trattasi di una funzionalità che mira a espandere l’interazione sociale, offrendo strumenti dedicati per creare una community affiatata e scoprire nuovi modi di collaborare con altri cacciatori.
Detto ciò, vi informiamo che Monster Hunter Outlanders si prepara a sbarcare su iOS e Android in formato free-to-play, con una prima Closed Beta prevista per novembre in alcune aree selezionate. Restiamo in attesa di poter mettere le mani sul gioco per una prova più approfondita.
L’articolo Monster Hunter Outlanders, lo abbiamo visto in anteprima: 10 cose da sapere sul gioco free-to-play sembra essere il primo su Smartworld.