Nessuna sorpresa nella confezione di questo smartphone che all’interno contiene solo il cavo USB-C/USB-C. Qualsiasi altro accessorio sarà quindi eventualmente da comprare a parte.

Samsung Galaxy Z Fold 7 è totalmente un altro smartphone rispetto ai predecessori. È vero che il design è rimasto praticamente identico nel concetto e nelle linee, ma lo smartphone cambia in proporzione, nelle dimensioni e anche nella qualità costruttiva. Samsung Galaxy Z Fold 7 è prima di tutto più largo, abbracciando ora un formato in 21:9 del display molto più classico, rispetto a quello stretto e lungo che ha avuto per 6 generazioni. Questo si unisce poi a una rinnovata sottigliezza che lo rende lo smartphone pieghevole più sottile in commercio in Italia con soli 4,2 millimetri. Un vero prodigio tecnologico e costruttivo.

Da chiuso lo smartphone ha praticamente le dimensioni di uno smartphone classico. Anche il peso non tradisce il suo essere un tablet da tasca, visto che pesa 216 grammi, meno di un S25 Ultra. In più c’è un nuovo strato in titanio sotto al display per renderlo ancora più rigido e garantire quindi la stessa robustezza del passato nonostante lo spessore molto ridotto. Da aperto sarà vi sembrerà clamorosamente sottile e con un peso quasi effimero. Il tutto garantendo la resistenza ad acqua e polvere secondo lo standard IP48.

Non si tratta però solo di sottigliezza ma anche di bontà delle finiture e del piacere delle linee di questo prodotto. Unica nota negativa: è più difficile da aprire rispetto al passato, facendo un po’ fatica a trovare un punto di appiglio con le dita per separare le due parti.

Aggiornata la scheda tecnica, ovviamente partendo dal processore che ora è il nuovo Snapdragon 8 Elite for Galaxy a 3 nanometri con frequenza massima di 4,47 GHz e GPU Adreno 830. Abbiamo poi 12 o 16 GB di RAM e tagli di memoria da 256, 512 GB o 1 TB (solo quest’ultimo si porta dietro il maggior quantitativo di RAM) UFS 4.0. Ottima la connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, chip NFC per i pagamenti, uscita video USB-C 3.2 e anche supporto UWB snobbato da praticamente tutti i concorrenti (ma comodo se si riesce a sfruttarlo).

Il carrellino estraibile garantisce il supporto a due nanoSIM, ma abbiamo anche la compatibilità con le eSIM. Il lettore di impronte digitali è ancora nel tasto di accensione. È veloce, ma non possiamo dire di averlo trovato preciso, probabilmente a causa della nuova sottigliezza del tasto. Forse questo era l’anno in cui implementare due lettori ultrasonici nei display.

Oltre alla sottigliezza c’è stato poi finalmente un upgrade anche nel campo fotografico dove trova spazio un sensore principale da ben 200 megapixel. Una bellissima novità, che purtroppo lascia però ancora più indietro li altri due sensori: la 12 megapixel ƒ/2.2 grandangolare e la 10 megapixel zoom 3x ƒ/2.4.  È veramente un peccato che almeno quest’ultimo sensore non abbia ricevuto un dovuto aggiornamento. Le altre fotocamere interne sono da 10 megapixel ƒ/2.2 e non è più presente il sensore sotto al display nel pannello interno, sostituito da una “classica” fotocamera nel foro.

La resa del sensore principale è molto buona, finalmente al livello dei concorrenti pieghevoli che negli anni hanno fatto notevoli passi in avanti. Ancora una volta si difende anche il sensore grandangolare, mentre la fotocamera zoom per quanto ancora discreta rimane decisamente indietro rispetto ai concorrenti. Le foto nel complesso (escludendo la fotocamera zoom) sono comunque ancora molto buone anche di notte, come potrete vedere dagli scatti fatti a New York dopo la presentazione. Ottimo poi che ancora una volta si possano sfruttare tutte le fotocamere anche a schermo aperto in modalità selfie.

Sempre molto bene anche la parte video, con clip anche in 4K a 60fps da tutti i sensori e possibilità di poter passare fra le fotocamere durante la ripresa, anche in modo abbastanza fluido.

Lo schermo esterno adesso è da 6,5 pollici con risoluzione di 1080 x 2520 pixel. Grazie al rinnovato formato in 21:9 è finalmente uno schermo che potrete usare in modo completo per qualsiasi tipo di utilizzo senza sentire la necessità di ricorrere al pannello interno. Potrebbe questo disincentivare l’utilizzo dello schermo “tablet”? Se sì, questo dovrebbe in qualche modo essere un problema? Sono considerazioni che potremo valutare solo con un utilizzo prolungato.

Il pannello è in tecnologia LTPO OLED garantendo un refresh rate variabile fra e 1 e 120 Hz, oltre ad avere una protezione addirittura Gorilla Glass Ceramic 2. Peccato per l’assenza di una pellicola preapplicata.

Si tratta di uno schermo LTPO OLED anche quello interno che ora arriva a ben 8 pollici. La luminosità di picco è di 2.600 nit e la risoluzione aggiornata è di 1968 x 2184 pixel. La piega è leggermente meno visibile, ma soprattutto molto meno percepibile al tocco. La nuova cerniera ha avuto ripercussioni positive anche sul pannello. Se però vi dava molto fastidio la piega prima vi continuerà a dare fastidio anche ora.

Quest’anno il software di Samsung Galaxy Z Fold 7 non ha nella sua lista nessuna novità concreta, se non quelle viste su S25 Ultra, che comunque troviamo anche sul predecessore grazie agli aggiornamenti che l’azienda fa su tutti i suoi prodotti. Qui abbiamo Android 16 preinstallato per la prima volta su di uno smartphone, personalizzato con l’ultima One UI 8. Anche per questo smartphone l’azienda garantirà ben 7 anni di nuove versioni di Android e 7 anni di patch di sicurezza. È anche solo difficile pensare a come potrebbe essere Android 23.

Tra le funzionalità più interessanti menzioniamo sicuramente la possibilità di affiancare fino a 3 app nello schermo interno e di poterne aprire molte altre in finestra in sovrimpressione, potendole anche ridurre a icona. Sempre per sfruttare lo schermo interno è poi possibile forzare la Flex mode che “spinge” l’app nella metà di schermo che teniamo inclinata verso di noi se scegliamo di non dispiegarlo completamente. Abbiamo poi tutte le funzionalità della Galaxy AI, come la registrazione chiamata e il riassunto della stessa o la trascrizione e la sbobinatura delle note audio. Sempre in attesa di scoprire cosa succederà dopo la fine del 2025 e se verrà richiesto un pagamento (dubitiamo). Ovviamente c’è piena integrazione anche con Gemini, che ora nello schermo interno copre solo una metà del pannello.

Non ci sono più funzionalità relative alla S Pen che non è più compatibile con questo smartphone. Sicuramente una funzione marginale per buona parte del pubblico, ma che è un peccato perdere all’interno di un prodotto che punta anche alla produttività.

La batteria di questo smartphone è ancora da 4.400 mAh. Bene che non sia più piccola dello scorso anno (visto la scocca effettivamente molto più sottile) ma è un peccato che non si sia colta l’occasione per abbracciare la tecnologia silicio-carbonio che avrebbe permesso di integrare una batteria decisamente più capiente all’interno. Si riesce ad arrivare a fine giornata con un utilizzo medio, cosa che non si può dire nel caso di utilizzo intenso. È ancora tollerabile se pensiamo ai passi in avanti in termini di sottigliezza, ma lo è meno che la ricarica sia rimasta a 25W, senza neanche arrivare ai dovuti 45W di S25 Ultra.

Samsung Galaxy Z Fold 7 viene venduto a 2.199€, un prezzo alto, anche se purtroppo ancora allineato al mercato di smartphone simili. Ci vogliono 2.319€ per la versione da 512 GB e 2.619€ per quella da 1 TB. Per fortuna al lancio è possibile avere la versione con più memoria al prezzo della versione base e ci sono poi molte altre promozioni in corso per avere sconti che portano il prezzo attorno ai 1.800€. Controllate il box Amazon qui sotto e seguiteci su Telegram per quando nuove offerte dovessero arrivare.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Samsung, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

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