Non appena ho varcato l’ingresso del booth preview di LG a IFA 2025, riservato alla stampa e su invito, a colpirmi per prima è stata un’installazione scenografica di ben 21 elettrodomestici intelligenti disposti a semicerchio, davanti a un maestoso LED wall, che “suonavano” e si illuminavano a tempo di musica. A dirigerli c’era LG ThinQ ON, l’hub per la smart home che incarna la visione dell’azienda, quella di una AI capace di armonizzare gli elettrodomestici come strumenti di una sinfonia.
È questo il concept che LG ha voluto portare a Berlino, ribattezzato “LG AI Appliances Orchestra”: un approccio in cui l’intelligenza artificiale diventa il collante che fa dialogare frigoriferi, lavatrici, forni e robot aspirapolvere.
Girando per lo stand, accompagnati dai portavoce dell’azienda, è emerso chiaramente che la direzione, oltre all’ovvia intelligenza artificiale, è verso l’ottimizzazione degli spazi. Due aspetti che, ci è stato detto, nascono da studi interni condotti anche nelle case italiane.
Un esempio concreto è la nuova linea di frigoriferi a quattro porte: non solo più intelligenti nella gestione dei consumi, grazie alla funzione AI Fresh che regola la temperatura in base alle abitudini d’uso, ma anche più flessibili nel design. Le nuove cerniere Zero Clearance consentono infatti di posizionare i modelli a filo muro, aprendo le porte fino a 110 gradi senza problemi: una soluzione che incontra l’esigenza sempre più diffusa di cucine compatte e integrate.
Accanto ai frigoriferi, LG ha presentato una nuova gamma di lavatrici e lavasciuga. Queste sfruttano l’AI per riconoscere i tessuti e ottimizzare i cicli di lavaggio, con un occhio di riguardo all’efficienza energetica: la nuova lavasciuga, ad esempio, è certificata classe A anche per il ciclo completo di lavaggio e asciugatura, un traguardo importante in un settore che consuma tradizionalmente molto.
Lo stesso approccio si ritrova persino nei robot aspirapolvere: quello presentato a Berlino, che è solo un prototipo, è il primo con stazione di ricarica da incasso, nascosta sotto al lavello e collegata direttamente alle tubature.
Altro aspetto che mi ha colpito, e che forse è passato più in sordina rispetto ad altre novità, riguarda invece l’accessibilità. LG ha infatti pensato anche a soluzioni dedicate a persone di tutte le età e abilità, presentando il Comfort Kit, che si è aggiudicato il premio Best in Accessibility Focused Product a IFA. Si tratta di un set di strumenti pratici, come maniglie aggiuntive per la lavatrice o supporti per agevolare l’utilizzo degli elettrodomestici senza sforzo, che migliorano l’inclusività dei suoi prodotti.
Il punto attorno al quale orbita il tutto è LG ThinQ AI, la piattaforma che permette agli elettrodomestici di evolvere. Con ThinQ UP, infatti, i dispositivi possono ricevere nuove funzioni tramite aggiornamenti software, mentre ThinQ Care monitora il loro stato e suggerisce manutenzione preventiva. È un modello pensato per allungare la vita dei prodotti, migliorandoli anche dopo l’acquisto.
Lo stand dunque non era solo esposizione di prodotti, ma anche di tecnologia pura. Nella zona AI Core Tech, LG ha mostrato componenti come il motore AI DD, che adatta i movimenti del cestello della lavatrice in base al tipo di bucato.
Nell’area AI Home Solution, invece, venivano ricreate scene di vita domestica per mostrare l’integrazione tra elettrodomestici, dispositivi IoT e servizi di terze parti. Qui l’AI non solo suggeriva menù salutari o riscaldava automaticamente il forno, ma era anche in grado di riconoscere la voce degli utenti e adattare luci, temperatura e musica alle preferenze personali.
Era anche esposta la concept car Spielraum, già vista al Seoul Mobility Show, che porta la filosofia AI Home nel mondo della mobilità. L’abitacolo compatto integra elettrodomestici in miniatura, funzioni ThinQ ON e sistemi di intrattenimento, trasformando l’auto in un prolungamento della casa connessa.
Tra l’altro, per i suoi prodotti, l’azienda ha conquistato 17 riconoscimenti alla prima edizione degli IFA Innovation Awards 2025, tra cui il prestigioso Best of IFA.
A vincere il titolo più ambito è stato il LG SIGNATURE OLED T, il primo televisore trasparente e wireless al mondo, premiato anche come Best in Home Entertainment. Ma non solo: tra i prodotti premiati ci sono la concept car Spielraum, la lavastoviglie AI Sense Clean, il filtro per microplastiche e il robot aspirapolvere con stazione da incasso.
Alla fine, uscendo dal booth, mi sono reso conto che quella sinfonia iniziale non era fine a sé stessa. Per un attimo ho pensato che l’orchestra di elettrodomestici fosse solo un effetto scenico, un gioco simbolico per stupire i presenti. E invece, camminando tra le varie aree dello stand, LG ha messo sul tavolo soluzioni concrete, prodotti tangibili che potrebbero arrivare presto nelle nostre case.
È qui che l’idea di smart home smette di sembrare un concetto astratto e prende forma: frigoriferi intelligenti ma compatti, lavatrici che imparano dai tessuti, robot aspirapolvere nascosti nei mobili. Tutto pensato per dialogare davvero.
Forse è questo il messaggio più importante: anche chi finora ha sperimentato solo la classica lampadina smart da 10 euro, che magari si accende con qualche secondo di ritardo, potrebbe ricredersi. Perché la smart home che LG immagina è fatta di un ecosistema armonico in cui gli elettrodomestici lavorano insieme. Che poi, non era proprio questo il futuro che immaginava la domotica sin da quando è nata?
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