Google sta spingendo forte sull’intelligenza artificiale, accelerando la diffusione di Gemini grazie al fatto che Android è ormai ovunque, un vantaggio non di poco conto sui rivali.
Come già anticipato, Gemini sta per uscire dagli smartphone per arrivare su orologi, auto, TV e persino visori XR. L’obiettivo? Seguirci ovunque, e diventare l’assistente IA preferito dai miliardi di utenti Android che ci sono al mondo.
Niente più app da aprire o comandi da imparare: basta parlare in modo naturale per ricevere risposte, aiuti pratici e suggerimenti personalizzati, anche quando il telefono non è a portata di mano.
Nei prossimi mesi Gemini sbarcherà anche su Wear OS, portando il suo supporto intelligente direttamente al polso. È una svolta importante, perché ci permetterà di fare cose utili anche quando il telefono è in tasca, lontano o del tutto assente.
Non serve digitare nulla: potremo parlare normalmente e chiedere di impostare un promemoria, recuperare info da un’email o semplicemente ricordare il numero dell’armadietto che stiamo usando in palestra. Il tutto, senza interrompere l’attività che stiamo facendo.
Anche in auto l’assistente promette un’esperienza completamente nuova. Su Android Auto e nelle vetture con Google integrato, Gemini sarà in grado di comprendere richieste più complesse, offrendo risposte su misura.
Potremo chiedergli di trovare una stazione di ricarica nei pressi di un parco o farci leggere i messaggi ricevuti e inviare una risposta già tradotta in un’altra lingua. In confronto alla “legnosità” attuale dell’assistente Google, dovrebbe essere tutta un’altra musica.
Per chi passa molto tempo al volante, Gemini Live diventa un vero copilota. Possiamo chiedergli le notizie del giorno filtrando gli argomenti, oppure fargli riassumere un libro prima del book club, oppure potremo semplicemente conversare, come se avessimo un passeggero a bordo. Il tutto senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Entro fine anno, Gemini arriverà anche su Google TV, trasformando il modo in cui cerchiamo e scopriamo contenuti. Non dovremo più scorrere menu infiniti: basterà chiedere un film d’azione adatto ai bambini per ricevere subito una selezione su misura (speriamo migliore di quella attuale dell’Assistente).
E non finisce qui: immaginiamo che i più piccoli inizino a fare domande sul sistema solare; Gemini può rispondere direttamente, magari con un video educativo scelto al volo da YouTube.
Ma lo sguardo di Google va anche oltre lo schermo. Insieme a Samsung, sta lavorando su Android XR, una piattaforma pensata per visori e occhiali in realtà virtuale / aumentata.
E ovviamente, a bordo di questi nuovi dispositivi, ci sarà anche Gemini. Potremo chiedergli ad esempio di organizzare un viaggio con mappe, video e suggerimenti locali che ci avvolgano nello spazio. In pochi minuti, un intero itinerario prenderà forma, con un’anteprima realistica della destinazione.
Oggi esistono diversi assistenti basati sull’intelligenza artificiale, da ChatGPT a Perplexity, ma nessuno può competere con il livello di integrazione di Gemini.
Lo avevamo già detto a inizio anno e lo ribadiamo: mentre gli altri vivono dentro un’app o un browser, Gemini è già parte del sistema, distribuito su miliardi di dispositivi Android e accessibile ovunque, in ogni momento.
Che siamo al polso, in macchina, davanti alla TV o con un visore XR, l’assistente è lo stesso. Non c’è bisogno di cambiare piattaforma o ricominciare da zero. Gemini capisce il contesto, riconosce la situazione in cui ci troviamo e offre risposte immediate e personalizzate, sfruttando le app installate, i dati già presenti sul dispositivo e la continuità tra le esperienze. È questo il futuro che ci aspetta.
È proprio questa profonda integrazione con Android a renderlo unico: non è solo un chatbot evoluto, è un sistema intelligente distribuito, pensato per essere utile senza nemmeno sbloccare il telefono. E nel prossimo futuro anche senza il telefono stesso.
L’articolo Gemini prepara la più grande offensiva di sempre, invadendo qualsiasi dispositivo con Android sembra essere il primo su Smartworld.